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«L'opera e il genio di Leonardo da Vinci sono intimamente connessi a Milano, città dove visse per oltre un ventennio contribuendo in maniera radicale all'innovazione del suo assetto urbanistico e monumentale. Un legame intenso, che si è voluto rimarcare nel logo stesso dell'Esposizione Universale 2015 Nutrire il pianeta, Energia per la vita. La mostra di Palazzo Reale nell'anno di Expo è pertanto un tributo doveroso a un artista, scienziato e ingegnere che non ha eguali nella storia del Rinascimento italiano e la cui fama universale lo rende un simbolo iconico di un'epoca in cui sapere scientifico e sapere umanistico si compenetravano nella comune ricerca del vero e del bello. Dipinti, bozzetti e disegni di Leonardo - tra i quali proprio l'Uomo vitruviano conservato alle Gallerie dell'Accademia di Venezia e assurto a simbolo di Expo - sono affiancati in mostra da opere di artisti suoi contemporanei che ne rendono chiaro e comprensibile il contesto e di artisti più tardi che ne illustrano la fortuna, fino a arrivare ai nostri giorni in cui risulta in tutta la sua evidenza l'enorme popolarità di una figura centrale nella storia della civiltà. I visitatori di Expo hanno così la possibilità di godere della straordinaria opportunità di intraprendere un viaggio suggestivo e affascinante nel percorso creativo di Leonardo, coronato idealmente dalla riproduzione del Cenacolo Vinciano. Un invito a seguire un percorso attraverso le tante testimonianze della sua opera a Milano e nel suo territorio, a partire proprio dalla chiesa di Santa Maria delle Grazie dove si trova l'Ultima Cena - uno dei massimi capolavori dell'arte occidentale in cui è centrale il tema del cibo, opera che rappresenta la più elevata sintesi della cultura giudaico cristiana tra arte e alimento -per proseguire poi nei luoghi di Leonardo nella Biblioteca Trivulziana al Castello Sforzesco, nella Sala delle Asse sempre al Castello, nella Pinacoteca Ambrosiana, nella Pinacoteca di Brera, nel Poldi Pezzoli e nel Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia. Molti, ne sono certo, sapranno cogliere questo invito.» (Dario Franceschini Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo)